Aspetti non usuali dei linfomi T a localizzazione cutanea

Il progetto è organizzato dal Dott. Filippo Crivelli.

Partendo da tre casi di linfomi cutanei di tipo T a presentazione non usuale con aspetti
problematici che hanno richiesto una valutazione multidisciplinare e una revisione della letteratura per poter giungere alla diagnosi corretta, si vogliono presentare le forme poco frequenti di linfomi T a presentazione cutanea in modo esclusivo o prevalente attraverso il confronto fra patologo, dermatologo ed ematologo”. In tal senso si valorizzerebbe il percorso diagnostico e il ragionamento clinico che sta alla base dell’atto diagnostico con particolare riferimento all’utilizzo razionale della immuinoistochimica e della biologia molecolare

Update nella diagnostica istopatologica

Il progetto è organizzato dal Prof. Leonardo Resta
“La Diagnosi anatomo patologica, che va integrata con il quadro clinico del paziente, è quindi il risultato della interpretazione da parte del medico anatomo patologo delle caratteristiche morfologiche (macroscopiche, microscopiche) eventualmente integrate dall’analisi di specifiche caratteristiche molecolari, del campione biologico in esame; questo procedimento cognitivo fruisce in minima parte di dati quantitativi generati da strumenti analitici e si basa pressoché esclusivamente sul sapere esperenziale del medico” (ISS, 2015). Questa definizione della diagnostica in Anatomia Patologica richiede un continuo aggiornamento delle conoscenze e delle esperienze del Patologo. Per questo motivo, avere a disposizione in ogni incontro programmato uno tra gli esperti più riconosciuti in Italia sugli argomenti trattati consente di incrementare quel bagaglio culturale che ogni patologo sfrutta nella sua attività diagnostica. Ogni incontro ha una parte teorica di aggiornamento e una parte pratica applicativa con presentazione e discussione di casi offerti dal relatore.
I incontro: diagnostica dei carcinomi polmonari, considerate tra le più frequenti neoplasie umane, dove la ricerca offre sempre nuove interpretazioni diagnostiche e nuovi marcatori indicativi di percorsi terapeutici personalizzati, con valorizzazione del ruolo del patologo.
II incontro: prevenzione secondaria del carcinoma gastrico. Questa neoplasia e i suoi quadri di lesioni pre-neoplastiche fanno dell’esame istologico il miglior regista dell’attività clinica.
III incontro: i tumori delle parti molli sono una continua sfida per la diagnostica istopatologica per le sue innumerevoli entità, sempre in accrescimento, la difficoltà di distinzione tra il benigno e il maligno, la ricerca di marcatori biologici di differenziazione e progressione.
IV incontro: i tumori del colon rappresentano una patologia emergente sia in termini epidemiologici sia in termini terapeutici, vista la possibilità di nuovi farmaci specie nelle forme avanzate. Anche in questo settore il ruolo del patologo è vitale.

La fusione di NTRK: dalla accuratezza diagnostica al trattamento efficace

Il progetto è organizzato dal Prof. Antonio Marchetti
Negli ultimi anni, grazie ai progressi di biologia molecolare e studi di genomica, si è assistito ad un cambio di paradigma nella diagnosi e nel trattamento di diversi tipi di tumore: si sta passando infatti da un approccio puramente basato sull’istologia (“one size fits all”), ad un approccio focalizzato sulle specifiche alterazioni genetiche.
Questo approccio, anche denominato Precision and Personalized Medicine, offre l’opportunità di una maggiore efficacia e un miglior profilo di tollerabilità del trattamento.
Tra le alterazioni molecolari actionable per cui esistono farmaci già approvati o in fase di sviluppo clinico, le fusioni geniche spesso costituiscono il principale driver.
La fusione dei geni NTRK (Neurotrophic Tyrosine Receptor Kinase) rappresenta un’alterazione genica molto rara, ma che si può riscontrare indipendentemente dall’istotipo tumorale e dall’età del paziente; la traslocazione determina l’espressione aberrante di proteine TRK chimeriche con un’attività chinasica costitutiva, e la conseguente proliferazione tumorale.
Esistono farmaci inibitori di TRK, attualmente in fase di approvazione regolatoria; tra questi, larotrectinib rappresenta la prima molecola approvata in Europa con indicazione agnostica, che agisce in maniera altamente selettiva e mirata in pazienti adulti o pediatrici che presentino la fusione di NTRK, indipendentemente dall’istotipo tumorale e dalle pregresse linee di trattamento.
Per individuare il paziente candidabile al trattamento è indispensabile una adeguata diagnostica istologica e molecolare.
Il modulo formativo FAD conterrà video lezioni unitamente a materiale didattico di letture consigliate sulla tematica trattata.
Lo scopo del progetto educazionale è condividere gli aspetti tecnici e organizzativi che permettano di definire il corretto percorso diagnostico-terapeutico.

Nuove acquisizioni nel grading del carcinoma della prostata

L’incontro è organizzato dal Prof. Maurizio Colecchia.
L’acquisizione delle conoscenze nell’ ambito del carcinoma della prostata richiede un continuo aggiornamento per il patologo che svolge un ruolo centrale nella caratterizzazione della neoplasia prostatica nell’ ambito dell’ approfondimento multidisciplinare della stessa. In particolare la acquisizione di biopsie prostatiche tramite metodica fusion ha ulteriormente indirizzato verso una diagnosi accurata del grading per indirizzare o meno ad una terapia di intervento immediato nelle neoplasie piu’ aggressive o al suo differimento per le neoplasie di basso grado che possono essere seguite con la sorveglianza attiva.
Sulla base di questo razionale la SIAPEC ha pianificato un progetto formativo che affronta con un webinar live ed una FAD successiva il problema centrale dell’ aggiornamento in tema di definizione delle novita’ relative al grading nel carcinoma della prostata.

La discussione dei temi piu’ caldi del grading sara’ tenuta da esperti a carattere nazionale ed internazionale e sara’ aperta ad un largo numero di partecipanti al fine di garantire la auspicabile interattivita’ tra Docenti e discenti.

Il Progetto formativo si concludera’ con la progettazione di un modulo FAD asincrono che combinera’ le lezioni del webinar unitamente a letture consigliate con l’ obiettivo di aggiornare le competenze dei patologi in questo settore.

Ruolo della FISH nella diagnostica oncologica

L’incontro è organizzato dal Prof. Renato Franco

La metodica FISH è ormai una metodica integrata nella pratica clinica quotidiana nelle strutture di Anatomia Patologica. La FISH rappresenta un’indagine molecolare cruciale per la diagnosi di neoplasie complesse quali sarcomi, carcinomi renali, linfomi, tumori del sistema nervoso e per l’identificazione di aberrazioni genetiche predittive nel carcinoma del polmone, carcinoma della mammella, linfomi. Nonostante la centralità di suddetta analisi nel management dei pazienti oncologici, numerose sono le criticità riscontrate quali l’assenza di Linee guida per l’interpretazione della FISH in diverse neoplasie, l’assenza di modelli di referto condivisi, una poco frequente condivisione tra esperti nel settore, uno scarso effort nell’implementazione e innovazione della metodica in risposta ai numerosi input derivanti dalla Ricerca traslazionale. Preso atto della centralità del ruolo del patologo in stretta connessione con il biologo molecolare per l’interpretazione del dato, l’obiettivo del progetto formativo è quello di affrontare le diverse problematiche nei campi di applicazione della patologia polmonare, mammaria, gastrica e dell’ematopatologia attraverso 3 webinar live dal 16 al 18 settembre 2020.

In ogni webinar tematico è previsto l’intervento di un patologo esperto e di un biologo molecolare. Alla fine di ogni sessione è aperta la discussione interattiva con i partecipanti.

VI Incontro del Gruppo Italiano di Patologia Molecolare e Medicina Predittiva

L’incontro è organizzato dal Prof. Antonio Marchetti.
Le terapie innovative a bersaglio molecolare e l’immunoterapia hanno rappresentato una vera e propria rivoluzione nel trattamento oncologico. Gli attuali sviluppi in entrambi i settori confermano il ruolo fondamentale che il patologo svolge nella caratterizzazione molecolare delle neoplasie per la selezione dei pazienti da destinare a trattamenti sempre più personalizzati. La possibilità di monitorare nel tempo con metodiche molecolari i pazienti durante i trattamenti aumenta ulteriormente il controllo e l’affinamento dei processi terapeutici. L’evento nazionale SIAPEC-PMMP esplorerà i vari settori della diagnostica molecolare in ambito predittivo, dai percorsi già inclusi nella pratica clinica, che necessitano di standardizzazione e controlli di qualità, a quelli di frontiera per i quali è necessario diffondere tra i laboratori le esperienze maturate in alcuni centri di riferimento nazionale. A tal fine è stata implementata da SIAPEC la Rete Nazionale per il Sequenziamento Massivo Parallelo (MPS) all’interno della quale sono stati attivati progetti pilota per la standardizzazione della tecnologia e la creazione di un database nazionale per il trattamento dei pazienti affetti da particolari mutazioni genetiche nel tessuto tumorale.

Nel corso dell’incontro saranno presentati e discussi i principali avanzamenti del gruppo di Patologia Molecolare e Medicina Predittiva nell’ambito della Anatomia Patologica: A) l’attivazione del Progetto Vita, trial multicentrico per la selezione su Tissue MicroArrays (TMAs) dei pazienti giovani con mutazioni genetiche rare per trattamenti tumore-agnostici; B) le raccomandazioni per la refertazione dei risultati ottenuti con l’MPS per la selezione dei pazienti da destinare a trattamenti a bersaglio molecolare e immunoterapia; C) il database nazionale sulle mutazioni del gene BRCA nei tumori ovarici ottimizzato e uniformato da team di bioinformatici nell’ambito del progetto pilota condotto dalla Rete MPS SIAPEC-PMMP; D) la riproducibilità dei test MPS su campioni citologici;   E) avanzamenti sui meccanismi di resistenza tumorale e sulla caratterizzazione e il monitoraggio molecolare tramite biopsia liquida; F)  recenti progressi sui marcatori per l’immunoterapia.